Il termometro di questa caldissima estate è salito fino a 40°, bisogna difendersi scegliendo cibi adatti. LE SALSE FREDDE risultano sempre gradite per accompagnare insalate e secondi piatti. Sulla mia tavola non mancano mai, e l’hummus è una delle mie preferite, per il gusto stuzzicante e il buon apporto di nutrienti.
Questo che vi propongo è un po’ speciale: è preparato con i ceci neri coltivati nel MIO TERRENO A JELSI, IN MOLISE.
Quando il mio amico Mario mi ha proposto la coltivazione dei ceci neri della Murgia, ero un po’ scettica, ma poi mi sono ricreduta completamente. Mi sono resa conto dell’ottima ambientazione di questa pianta in terra molisana. La coltivazione è molto semplice e naturale, non necessita di fertilizzanti né tantomeno di trattamento di tipo chimico. Come tutti i legumi il cece è indicato per la rotazione delle colture, in quanto rilascia l’azoto che i cereali assorbono in gran quantità. In pratica è esso stesso un efficacissimo fertilizzante.
Sicuramente i ceci neri della Murgia hanno bisogno di un lungo ammollo (io li ho tenuti 48 ore in ammollo in frigo), di una lunga e lenta cottura (almeno tre ore, ma io sono arrivata quasi a quattro), e nonostante questo non raggiungono una consistenza cremosa e risultano più duri dei ceci bianchi. Non producono la caratteristica “acquafaba”, ovvero quel liquido di governo gelatinoso che si forma dopo la cottura e il raffreddamento.
Il sapore è caratteristico e deciso, grazie all’alta percentuale di sali minerali, in particolare il ferro, di cui è di gran lunga il legume più ricco. Ottimo anche l’apporto di vitamine e proteine. Inoltre la massiccia presenza di fibre contrasta il picco glicemico e favorisce la peristalsi intestinale, per cui è consentito, anzi raccomandato il consumo anche durante le diete. Come tutti i legumi contrasta l’eccesso di colesterolo nel sangue, e costituisce un prezioso ausilio per il buon funzionamento dell’apparato cardio-circolatorio.
Nonostante il cece nero fosse ben noto agli antichi Egizi, Greci e Romani (Galeno ne decantava le proprietà afrodisiache nel suo trattato “De alimentorum facultatibus”), solo da pochi decenni questo legume è rientrato tra i prodotti destinati all’alimentazione umana, fino ad essere riconosciuto presidio Slow Food.
Di solito quando cuocio i ceci me ne lascio sempre un po' per preparare l'hummus, questa deliziosa salsa mediorientale, servita solitamente come antipasto accompagnata da pane pita.
Questa è la mia versione dell'hummus:
500 g di ceci neri lessati secondo le istruzioni sopra, con aglio e alloro (è necessario buttare l'acqua dell'ammollo e usare acqua pulita)
80 g di salsa tahina
il succo di due limoni
2 cucchiai di ottimo olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di acqua di cottura dei ceci
2 spicchi d'aglio
un cucchiaio raso di paprika dolce
un cucchiaino di cumino macinato al momento
un cucchiaino di coriandolo macinato al momento
sale qb (regolatevi in base alla sapidità dei ceci)
Ho preferito passare al setaccio i ceci anziché usare il mixer, poichè la pellicola esterna resta un po' coriacea. Successivamente basta aggiungere l'aglio schiacciato e gli altri ingredienti, e mescolare bene. Fate riposare l'hummus in frigorifero per un'oretta, poi servitelo decorandolo come in foto oppure come più vi piace.
Trovo questa salsa davvero gustosa e leggera, versatile e nutriente, un capolavoro della cucina mediorientale.
Provateci e fatemi sapere!
Commenti
Grazie Maria Teresa e serene vacanze.
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