Chi ha la fortuna di abitare in campagna ha goduto di una maggiore libertà in questo periodo di quarantena. Ha potuto quindi festeggiare all’aria aperta le giornate di Pasquetta, 25 aprile e primo maggio, e non è poco. Noialtri abitanti di appartamenti cittadini, abbiamo invece trascorso queste giornate in balconi e terrazze, il simbolo di questo periodo. Al massimo in giardino proprio o condominiale.
La scampagnata legata a queste giornate importanti del calendario primaverile si accompagna al tradizionale picnic all’aria aperta, e nel cestino non può certo mancare una brioche salata.
Ma questo è anche il periodo delle fave, e a Roma è tradizione consumarle fresche accompagnate da ottimo pecorino locale. Io ho messo insieme questi ingredienti ed ho impastato una gustosa brioche con fave e pecorino. Vi assicuro che è proprio buona!
Ho pensato di provare, in quest'occasione, una farina di fave, per accompagnare il sapore delle fave fresche.
Nei miei due precedenti articoli vi ho presentato sperimentazioni “etrusche”, un pane con farro e legumi in doppia versione con e senza lievito, e gallette ai 5 cereali senza lievito. Ma è anche possibile stabilire un filo di continuità con queste brioches, i Rasna conoscevano e utilizzavano sia le fave che il pecorino. E chissà che questa tradizione della cucina romana non risalga proprio a loro!
Ingredienti
750 g di farina tipo 1 di media forza
250 g di farina di fave
250 g di prefermento di semola (sostituibile con lievito madre)
500 g di uova
150 g di olio evo
100 g di acqua
200 g di pecorino romano
200 g di fave fresche sbucciate e decorticate
6 g di sale
Un cucchiaio di erbe aromatiche mediterranee secche
Qualche foglia di menta romana fresca
Pepe qb
N.B.: chi non ha il lievito madre può creare un prefermento con lievito di birra, usando 160 g di semola, 90 g di acqua, 3 g di lievito di birra fresco.
Procedimento
Dopo aver setacciato le farine direttamente nella vasca della planetaria, inserite il prefermento di semola o il lievito madre, mettete in funzione la macchina a bassa velocità e iniziate ad inserire lentamente le uova leggermente sbattute. Lavorate un pochino per omogeneizzare l'impasto, poi aggiungete l'acqua e l’olio, regolandovi in base all'assorbenza dell'impasto, aumentando un pochino la velocità. Unite anche il sale.
Quando l'impasto è ben incordato, iniziate ad inserire il pecorino, e quando sarà completamente assorbito, inserite le fave sbucciate e decorticate, le erbe aromatiche e il pepe. Se le fave sono tenere, potete anche evitare di decorticarle.
La lavorazione durerà 10-12 minuti.
Ponete la massa in un contenitore oliato e lasciatela riposare per un'ora, facendo un solo giro di pieghe dopo la prima mezz'ora.
Fatto questo, ponetela in frigorifero per 18 ore.
Trascorso questo tempo (l'impasto deve raddoppiare), riprendete l'impasto e fatelo acclimatare.
Io l’ho diviso in otto parti uguali, utilizzando dei piccoli pirottini rettangolari. Voi potete scegliere le forme e le grandezze che preferite.
Coprite e fate lievitare ancora per un'ora e mezza circa, poi bagnate con uovo sbattuto e infornate in forno preriscaldato a 200°, poi abbassate subito a 180° e cuocete per 35-40 minuti.