Esiste un antidoto al grigiore invernale: il colore del sole nelle sue variegate sfumature.
Si accompagna a fresche fragranze dalle caratteristiche note aromatiche, riconoscibili fra mille.
Un meraviglioso dono della natura, irresistibile toccasana per superare i freddi inverni e la mancanza di luce: gli agrumi.
Racchiusi in una marmellata, lasciano esplodere al palato deliziosi profumi, accostati in un blend molto particolare, anche per la presenza della nota piccante dello zenzero.
Le marmellate di agrumi sono le mie preferite per la prima colazione, su un buon pane di semola, per esempio.
Lo scorso anno vi ho già proposto la deliziosa marmellata di mandarini, che preparo sempre. Quest'anno vi offro una marmellata di agrumi misti e zenzero, che unisce i tipici profumi e i gusti dolci, acidi, amari e piccanti di arance, mandarini, limoni, bergamotti e zenzero fresco.
Preparare questo tipo di conserva porta sicuramente una certa assuefazione, non si smetterebbe mai, tanto è piacevole inebriarsi di quelle fragranze. Ovviamente è richiesta un po’ di pazienza nella fase iniziale, per eliminare tutti i semi, ma alla fine il risultato sarà appagante, vi assicuro.
Una importante operazione da fare preliminarmente è la sterilizzazione dei barattoli: dopo averli puliti, immergeteli completamente nell’acqua e fateli bollire per mezz’ora, con i loro coperchi. Per evitare gli urti, e quindi le rotture, è consigliabile isolarli l’uno dall’altro con pezzoline di stoffa (io uso canovacci vecchi o rotti). Capovolgeteli su un canovaccio pulito per farli asciugare.
Vi occorreranno:
1 kg di arance
1 kg di mandarini
3 limoni (500 g circa)
2 bergamotti (400 g circa)
200 g di zenzero fresco (ovvero 120 g di zenzero pulito)
1,5 kg di zucchero + 100 g di zucchero
Procedimento:
Lavate e spazzolate gli agrumi, poi metteteli a bagno in acqua fredda per qualche ora.
Spezzettate i mandarini con la buccia, togliendo i filamenti più grossi e mettendo da parte i semi.
Sbucciate le arance, tenendo da parte la buccia, eliminate i filamenti, poi spezzettate la polpa e unitela ai mandarini.
Con un pelapatate pelate la parte gialla della buccia dei limoni, tagliatela a listarelle e unitela ai pezzetti di arance e mandarini.
Grattugiate la buccia dei bergamotti e unitela ai pezzetti.
Eliminate tutto l’albedo, i filamenti e i semi dei limoni e dei bergamotti, poi tagliateli a pezzetti e uniteli al resto.
Nel frattempo immergere le bucce d’arancia in abbondante acqua.
Pulite lo zenzero, tagliatelo a pezzetti molto piccoli e unitelo al resto.
Eliminate una parte di albedo dalle bucce d’arancia che avevate immerso in acqua, poi tagliatele in listarelle e unitele al resto.
Versate la prima parte dello zucchero sui pezzetti di frutta, girate e fate riposare in frigo per tutta la notte.
Il giorno successivo mettete a cuocere il tutto aggiungendo il resto dello zucchero.
Recuperate i semi degli agrumi, avvolgeteli in una pezzuola che legherete alla base del cucchiaio di legno con cui girerete la marmellata in cottura. In questo modo la pezzuola verrà immersa nella marmellata. Questa operazione è fondamentale per il rilascio di pectina.
Lasciate bollire per un’ora e mezza circa a fuoco moderato. All’inizio non è necessario girare.
La seconda volta ho cambiato metodo, dando una prima bollitura di 10 minuti e facendo riposare la marmellata per tutta la notte al fresco, come avevo fatto per quella di mandarini. Il giorno successivo la cottura è stata molto più rapida.
Se lo desiderate, poco prima che la marmellata sia finita, potete frullare grossolanamente con un frullatore ad immersione, per renderla più cremosa. Io sinceramente la preferisco a pezzettoni.
Arrivate a 65° brix, se avete il rifrattometro. In alternativa potete regolarvi facendo colare una goccia in acqua fredda: se rimane integra, la marmellata è pronta.
Invasate immediatamente, chiudete e capovolgete.
Io sono ancora più scrupolosa, perché con le conserve non si scherza: prima di versare la marmellata, sterilizzo ancora i barattoli e i coperchi con alcol. Dopo un giorno sterilizzo di nuovo i barattoli pieni a bagnomaria per mezz’ora.
Il pane che vedete in foto è di pura semola, la ricetta è qui.
L'unica differenza è che l'ho coperto completamente di semi anzichè di farina.
Spero che questa ricetta sia di vostro gradimento. A me fa molto piacere avere un feedback da voi, nei commenti, se provate questa o altre ricette del mio blog.
Commenti
Per me è molto importante avere un riscontro, è la prova che la ricetta è giusta.
Un caro saluto!
Un abbraccio ????e grazie
Per quanto riguarda la seconda sterilizzazione , è una sicurezza in più, nel caso non si fosse creato il sottovuoto. Dell'alcol puoi fare tranquillamente a meno, se i coperchi sono sterilizzati e usati subito dopo. Aggiungo che la doppia sterilizzazione può essere fatta anche a secco, ponendo i barattoli in forno a 110-120° per mezz'ora. Sicuramente è un metodo più comodo della bollitura.
Ti auguro un buon weekend, cari saluti!
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