Non ricordo una Pasqua senza la pastiera!
È sicuramente il dolce della mia famiglia, quello legato all’infanzia, ai ricordi più belli, alle grandi occasioni e ai pranzi delle feste, con tutti i familiari e i parenti, durante i quali noi bambini eravamo protagonisti, al centro dell’attenzione.
Sarà per questo motivo che colloco questo meraviglioso dolce al primo posto nella mia personale classifica? Magari a pari merito con il babà e la sfogliatella… non ho origini partenopee, ma dev’esserci una ragione perché adoro questi dolci!
Forse sì, per la pastiera in particolare mi piace l’abbinamento del rustico e semplice grano con la deliziosa crema di ricotta, il che rende questa preparazione un dolce affatto stucchevole, molto profumato grazie alla presenza di bouquet floreali, cannella e limone.
Per migliorare ulteriormente il gusto e i profumi, consiglio di utilizzare canditi fatti in casa, che potete trovare qui nel mio blog.
Vediamo ora la ricetta e i passaggi. Con le dosi indicate si otterranno due pastiere di media grandezza.
INGREDIENTI
per la pasta frolla:
600 gr di farina 00
300 gr di burro (oppure 250 di strutto)
220 di zucchero
2 uova intere e due tuorli
un cucchiaio di acqua millefiori
un pizzico di cannella
un pizzico di sale
buccia grattugiata di un limone
qualche goccia di limone
per il ripieno
600 gr di ricotta, scolata per un giorno intero in frigo, possibilmente di pecora
350 gr di zucchero
500 gr di grano macerato
350 gr di latte
9 tuorli e 7 albumi
1 stecca di vaniglia
1 cucchiaino di cannella
un piccolo pezzo di cannella intera (non macinata)
succo e buccia grattugiata di mezza arancia
succo e buccia grattugiata di mezzo limone
200 gr di canditi a cubetti (cedro e arancia)
acqua di millefiori q.b. (consigliabile l'essenza non diluita)
una noce di burro
un pizzico di sale
zucchero a velo per guarnire
Procedimento:
Consiglio di preparare la frolla il giorno precedente e farla riposare in frigo.
Per il ripieno procedere in questo modo: far bollire lentamente il grano in una pentola con il latte, il burro, la stecca di vaniglia, buccia e succo di arancia e limone, cannella intera, un cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale. Girare di tanto in tanto per evitare che si attacchi, far assorbire il latte e spegnere. Girare ancora per far freddare e per evitare che si formi una crosta.
Intanto lavorare bene zucchero e tuorli con la frusta, passare al setaccio la ricotta e unirla ai tuorli montati. Unire i canditi, l'acqua millefiori, la cannella in polvere, e infine il grano, dal quale è stata tolta la cannella e la vaniglia (della quale vengono recuperati i semini e uniti al composto).
Solo ora montare a neve ferma gli albumi e unirli delicatamente al composto.
Foderare le tipiche tortiere da pastiera (col bordo più alto di quelle per le crostate), porre il ripieno (facendo attenzione che non sia troppo, in forno si gonfia), decorare con le strisce intrecciate.
Cuocere in forno statico a 170° per circa 90 minuti.
Lasciare ancora in forno aperto ad asciugare per 10/15 minuti.
Prima di servire cospargere con zucchero a velo.
E' consigliabile consumare la pastiera il giorno dopo averla cotta, per farla insaporire e per rendere la frolla più morbida.
P.S.: oggi 11 aprile 2022 ho cambiato le foto di questa ricetta pubblicata nel 2014, lasciando solo quest'ultima per ricordo, anche se oggi mi appare brutta. Dopo otto anni la ricetta è però rimasta inalterata!
Commenti
io le adoro, anche se non ne ho mai preparata una, le fa sempre la mia mamma.
e quante ne hai fatte? Sfamerai tutto il circondario :D
dici bene che uno dei grandi pregi di questo dolce è proprio il fatto fi non essere stucchevole :)
Ti auguro una serena Pasqua. ..passa giorni felici.
Un bacio e a presto :*
stamattina arrivando in ufficio ho trovato una sorpresa nella sala caffè .........erano i dolci che suo figlio ha portato in ufficio per festeggiare la Pasqua.
Complimenti BUONISSIMI.....
e' un piacere avere suo figlio in ufficio e soprattutto che suo figlio abbia una mamma dalle mani d'oro come lei....
COMPLIMENTI ancora ....
Avrò piacere di farle assaggiare altre preparazioni la prossima volta.
Cari saluti
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