Quest’anno viviamo la Settimana Santa in modo anomalo, senza i riti tradizionali, religiosi o laici, che normalmente vengono organizzati a livello locale, regionale o nazionale. Sarà una Pasqua al tempo del coronavirus, una Pasqua silenziosa e discreta.
La nostra Italia è una miniera d’oro di rituali e tradizioni, si contano numerosi per ogni ricorrenza e festività, e prendono forme e sfumature diverse spostandosi anche solo di pochi chilometri, tra i borghi più sperduti e le piccole comunità.
Va bene, quest’anno è diverso, ma qualcosa ci è concesso, nel chiuso delle nostre case.
Per me la cucina è una grande risorsa, una distrazione irrinunciabile, un momento consolatorio. La cucina è il mio rito quotidiano, e si esprime al meglio nelle occasioni di festa.
Ci tengo a perpetuare le tradizioni culinarie della mia famiglia, questo blog contiene alcuni articoli legati a ricette tradizionali molisane o familiari. La pastiera e i caroselli non possono mancare a Pasqua.
Ho voluto riprendere proprio la ricetta dei caroselli, di cui ho raccontato la storia in un vecchio articolo. C’è poi un motivo speciale, aver creato una raccolta di pani rituali di Pasqua tra gli amici blogger associati ad AIFB, Associazione Italiana Food Blogger. Vi invito a visitare il nostro sito e la pagina Facebook, ultimamente ci sono state tante belle iniziative su pani e lievitati, promosse dal gruppo di lavoro FARINA DEL NOSTRO SACCO.
Ho modificato leggermente la mia ricetta originale dei caroselli, ed ho aggiunto la forma di cestino, ricordando che mia nonna ne preparava uno per ogni nipote. Lei usava una tecnica diversa, intrecciava fili di impasto su un’anima di giunco, appositamente preparata. I suoi cestini erano meravigliosi. Li consumavamo rigorosamente la mattina di Pasqua, tutti assieme nella casa dei nonni. Il mio cestino è costituito semplicemente da intrecci appoggiati su una base.
Vi scrivo le dosi che ho utilizzato per ottenere questi pezzi che vedete in foto. Per il procedimento potete far riferimento al mio vecchio articolo.
1 kg di farina di media forza (io ho usato una farina 0 bio w240)
220 g di lievito madre liquido (cosiddetto licoli con 100% di idratazione)
180 g di zucchero
150 g di uova intere
120 g di tuorli
150 g di burro
270-300 g di acqua
Un cucchiaio di miele di agrumi o millefiori
8 g di sale
Due cucchiai di alcol aromatizzato al limone (quello dei liquori agli agrumi)
Scorza grattugiata di un grosso limone
Sostituzione del lievito madre: 5 g di lievito di birra fresco (o 2 g secco), 110 g di acqua, 110 di farina. Si mescola bene tutto e si lascia riposare a temperatura ambiente. Si usa al raddoppio.
Se vi sono piaciuti, provateli e usateli per ornare la tavola nel giorno di Pasqua.
Ecco, il filo della tradizione è ancora nelle mie mani, e l'emozione dei ricordi è viva e luminosa come una fiamma ardente.
Vi auguro una Pasqua serena, anche ai tempi del coronavirus.
Commenti
Thank you very much and I wish you a happy Easter Monday!
https://photos.app.goo.gl/RJwPCBu3pS4i6zK1A
Maria Teresa
RSS feed dei commenti di questo post.