Per inaugurare il restyling del mio blog De Gustibus Itinera vi ho proposto un lievitato piuttosto impegnativo, il wool roll bread, spero che vi sia piaciuto e che vogliate provarlo appena le temperature lo permetteranno.
E spero che abbiate gradito anche il restyling del mio blog!
Considerando che ci troviamo probabilmente nel periodo più caldo dell’anno, e accendere il forno diventa una sofferenza, forse è meglio pensare, come seconda pubblicazione, ad una preparazione più rapida e con cottura ai fornelli.
Vi propongo un primo piatto, o piatto unico se volete, ottimo per una cena con amici o un pranzo domenicale: ravioli neri, cioè impastati con nero di seppia fresco, con ripieno di baccalà e patate, conditi con purea di ceci oppure con semplice sughetto al pomodoro.
Generalmente recupero sempre l’inchiostro delle seppie, quando le acquisto, e preparo il risotto o la pasta al nero in diverse varianti, piatti che in famiglia sono sempre molto apprezzati. Il requisito fondamentale è che le seppie siano freschissime.
Dosi per 6 persone
Per la pasta fresca al nero di seppia
250 g di semola di grano duro
250 g di farina tipo 1 o 0
3 uova medie
2 vescicole freschissime di nero (inchiostro della seppia)
100 g di acqua
Rompete le vescicole e sciogliete il nero nell'acqua; mescolate e setacciate le farine, poi impastate tutto con la classica fontana, ponendo al centro l’acqua col nero di seppia e le uova.
Volendo potete anche usare la planetaria, ma la pulizia degli attrezzi sarà più noiosa del solito.
Fate riposare la pasta per un'oretta prima di formare i ravioli. Nel frattempo preparate il ripieno.
Per il ripieno
500 g di baccalà dissalato
400 g di patate
50 g di olio
Aglio, prezzemolo, sale e pepe
Lessate il baccalà per 7/8 minuti; lessate le patate intere e con la buccia, schiacciatele ancora calde con lo schiacciapatate o con un passaverdure.
Appena le patate si saranno intiepidite, scolate il baccalà, eliminate la pelle ed eventuali spine e schiacciatelo semplicemente con una forchetta, mescolandolo alle patate; aggiungete l’olio, pochissimo sale, pepe, aglio schiacciato e abbondante prezzemolo tritato.
Ora potete riprendere la pasta nera e formare i ravioli.
Attenzione: usate un matterello in silicone, l'inchiostro non va via facilmente dal legno. Se non possedete un matterello in silicone, stendete la pasta usando un foglio di pellicola alimentare o di carta da forno.
Come vedete dalle foto, ho preparato ravioli piuttosto grandi, e anche un raviolone grandissimo da servire singolarmente.
Distribuite il ripieno sulla pasta (un cucchiaino abbondante per ogni raviolo), ripiegatela e date la forma di mezzaluna, oppure di quadrato, sigillando bene i bordi.
Quando sigillate i ravioli (io uso un pennellino intinto nell’acqua o in albume d’uovo), ricordate di non lasciare aria all’interno, altrimenti potrebbero aprirsi in cottura. Potete anche pungere la superficie con uno stuzzicadenti, per essere sicuri di eliminare tutta l’aria.
La cottura è rapida come tutte le paste fresche, direi che 4 o 5 minuti sono sufficienti, specialmente se amate tirare la sfoglia piuttosto fina.
Il condimento dipende dai vostri gusti, io li ho provati con una semplice purea di ceci oppure con sughetto di pomodoro, ma voi potete anche pensare ad un sughetto più elaborato a base di crostacei o frutti di mare.
Per la purea di ceci
400 g di ceci lessati
50 g di olio extravergine di oliva
Acqua di cottura dei ceci qb
Qualche foglia di salvia o rametto di timo
I ceci vanno rigorosamente passati al passaverdure, non frullati. Se necessario potete aggiungere acqua di cottura per rendere la purea più fluida.
Condite con l’olio, mescolate e sistemate la purea sul fondo del piatto. Mettete i ravioli, un rametto di timo o salvia, ancora un po’ di ottimo olio evo e servite.
Se vi piacciono le paste fresche colorate con elementi naturali, consultate un mio vecchio articolo molto letto ed apprezzato: Lasagnetta di Murano.
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