Archiviati i dolci natalizi, posso dedicarmi finalmente alle conserve invernali, ovvero alle marmellate di agrumi, la mia passione. Preparazioni che rallegrano e riscaldano le giornate invernali pigre e fredde, le marmellate di agrumi sono irresistibili, con i loro profumi intensi e caratteristici, i colori accesi, il gusto dolce e acido, in qualche caso con leggere e gradevoli note amare. E tutto si trasforma in una magia, racchiusa e custodita gelosamente in un piccolo barattolo, da aprire e gustare lentamente ogni mattina a colazione.
Il mese di gennaio è ideale per la marmellata di arance, oppure la marmellata di cedri, che già si vedono in giro, e la marmellata di limoni e bergamotti, idem. Per la marmellata di mandarini meglio attendere il mese di febbraio, come pure per la marmellata di agrumi e zenzero, oppure per la marmellata di arance amare, un po’ più tardive.
Le ricette di queste marmellate sono tra gli articoli più seguiti del blog, con grande mia soddisfazione.
Vi ho praticamente mostrato il mio abituale repertorio di marmellate, che ogni inverno puntualmente preparo. Quest’anno però ho aggiunto a questa lista una deliziosa marmellata speziata di clementine, preparata appena prima delle feste natalizie. In foto la vedete spalmata su un morbido panbrioche, di cui spero di pubblicare presto la ricetta.
Le clementine si trovano ancora in abbondanza, quindi ve la propongo, sperando vi piaccia.
Ho ritenuto di aggiungere delle spezie e diminuire leggermente lo zucchero rispetto alla marmellata di mandarini, dato che le clementine sono molto dolci di per sé, hanno un gusto più neutro e sono sicuramente meno profumate dei mandarini.
Il procedimento è simile alla marmellata di mandarini, con l’aggiunta di un abbondante cucchiaio di spezie miste, racchiuse in un piccolo telo a trama fitta, chiuso a mo’ di sacchetto, oppure inserite semplicemente in un filtro per il tè. Le foto qui sotto chiariscono di cosa sto parlando.
Ho ripetuto due volte la ricetta: la prima volta ho usato spezie miste NON macinate (cannella, anice stellato, qualche chiodo di garofano), la seconda volta ho usato solo il cardamomo, privato del baccello esterno. Entrambe le soluzioni sono gradevoli.
Ecco la ricetta per ottenere 3-4 vasetti piccoli (200-250 g), con dosi dimezzate rispetto a quelle che ho preparato io. Regolatevi voi in base a quanti barattoli volete ottenere.
MARMELLATA SPEZIATA DI CLEMENTINE
1 kg di clementine pulite
500 g di zucchero
Un limone grande oppure due piccoli
Un cucchiaio di spezie miste
120-150 g di acqua
PROCEDIMENTO
La marmellata di clementine è un po’ più semplice delle altre, vista l’assenza di semi. Naturalmente vanno usate clementine non trattate, meglio se biologiche. Come le altre si prepara in tre fasi.
Lavate e pulite le clementine con l’aiuto di uno spazzolino.
Tagliate le clementine in piccoli pezzi (senza separare la buccia dalla polpa) e sistematele in una ciotola capiente, conservando gli scarti e i filamenti.
Aggiungete mezzo limone spremuto e mezzo in pezzi, mettendo da parte i semi e gli scarti.
Aggiungete 300 g di zucchero, mescolate e fate riposare 12 ore in frigo.
Coprite di acqua gli scarti del limone e delle clementine, e conservateli allo stesso modo in frigo. Come ho già spiegato nei miei precedenti articoli, gli scarti, i semi e l’albedo degli agrumi contengono molta pectina, che sarà utile alla gelatinizzazione della marmellata. La pectina va estratta semplicemente con un po’ d’acqua, un trucchetto semplice ed efficace.
La seconda fase della preparazione è la bollitura per 20 minuti con l’acqua degli scarti filtrata e le spezie inserite nella pezzuola o nel filtro del tè.
Attendete ancora almeno un paio d’ore per passare alla fase finale della preparazione, che consiste nella fine della cottura con il resto dello zucchero, per circa 35-40 minuti. La prova piattino vi farà capire se la marmellata è pronta, e a quel punto si può invasare in barattoli sterilizzati, per poi procedere alla seconda sterilizzazione, come spiegato nei miei precedenti articoli.