Il Carnevale è già nell’aria, anche se formalmente inizierà il 13 febbraio.
Io non ho resistito, anche perché durante il periodo natalizio non ho preparato tanti dolci, come avrei voluto. Ho già cominciato a friggere, e come prima frittura ho scelto gli Arrubiolus, deliziosi dolcetti a forma di pallina, della tradizione sarda. Ormai sono tra i miei dolci abituali per il periodo di Carnevale, e sicuramente sono più gustosi delle semplici castagnole, che hanno la stessa forma sferica. La differenza consiste soprattutto nella presenza di ricotta e formaggio primosale nell’impasto, e inoltre c'è lo zafferano che dona un colore giallo acceso all'interno delle palline, e rosso all'esterno.
Gli Arrubiolus sono diffusi un po’ ovunque in Sardegna con diversi nomi: orrubiolos, rujolos, brugnolos, turonzos, bubusones de regottu. Pare che il nome di questo antico dolcetto derivi dalla parola Orrubiu, che significa rosso. Il dolce infatti, assume questo colore caldo, con l’uso del tuorlo d’uovo e dello zafferano. Il colore verrà ravvivato al momento della frittura.
Naturalmente ogni zona, o addirittura ogni famiglia ha la sua ricetta. Dopo diverse prove ho elaborato le mie dosi, che spero piacciano anche a voi.
Ricetta
230 g di ricotta di pecora
250 g di formaggio primosale di pecora
90 g di zucchero
1 uovo intero e 2 tuorli
Una bustina di zafferano in polvere
Un bicchierino di limoncello
Scorza grattugiata di un limone
Un pizzico di sale
Mezzo cucchiaino di lievito istantaneo per dolci
320 g di semola rimacinata
Miele qb
Procedimento
Fate scolare bene la ricotta e il formaggio primosale almeno per qualche ora, meglio per un giorno, in frigorifero.
Passate al setaccio ricotta e primosale, lavorateli con lo zucchero, poi unite le uova, lo zafferano, il limoncello e la scorza di limone.
Alla fine aggiungete la semola mescolata col lievito istantaneo e col sale, e lavorate bene per ottenere un impasto liscio e omogeneo, piuttosto morbido.
Fatelo riposare in frigo almeno per un'ora, poi friggete palline delle dimensioni di una noce, formandole una ad una con un cucchiaio oppure tra le mani.
Ovviamente valgono tutte le sacre regole della frittura:
friggete in olio profondo, cioè abbondante, pochi pezzi alla volta;
fate attenzione alla temperatura dell’olio, che in questo caso è intorno ai 170°;
girate spesso le palline e cuocetele per pochi minuti, senza farle scurire troppo;
sgocciolatele in carta assorbente prima di condirle.
Alla fine sciogliete un po’ di miele a bagnomaria, versatelo sulle palline e decorate a piacere.
In alternativa spolverizzate con zucchero a velo.
Io ho spolverizzato un po’ di zucchero a velo, pur avendo usato il miele, anche per motivi estetici. Il risultato non è troppo dolce, vista la bassa quantità di zucchero nell’impasto.
Se volete scoprire altre ricette di Carnevale, potete consultare il RICETTARIO alla voce "Carnevale".
Ecco gli articoli che vi compariranno:
Cicerchiata molisana o struffoli napoletani
Fritole veneziane con lievito madre
Tortelli milanesi di Iginio Massari
Ravioli dolci con crema di ceci
Gnocchetti dolci di semola e ricotta
Commenti
Ecco il perché di quel bellissimo colore interno! Lo zafferano.
Bravissima come sempre.
Buona giornata e buon weekend!
RSS feed dei commenti di questo post.